laltrabarca
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.


forum laltrabarca
 
IndiceUltime immaginiCercaRegistratiAccedi

 

 Renoir a Pavia

Andare in basso 
AutoreMessaggio
gg

gg


Messaggi : 137
Data d'iscrizione : 11.10.11
Età : 67
Località : genova

Renoir a Pavia Empty
MessaggioTitolo: Renoir a Pavia   Renoir a Pavia EmptyMar Ott 02, 2012 9:33 am

Renoir il pittore della «joie de vivre» in mostra a Pavia

"Renoir. La vie en peinture"
Scuderie del Castello Visconteo, Pavia.

Dal 15 settembre al 16 dicembre.


«Una mattina, siccome uno di noi era senza nero, si servì del blu: era nato l'impressionismo». Sono parole di Pierre Auguste Renoir uno degli indiscussi protagonisti del movimento che avrebbe cambiato per sempre la concezione della pittura. Una corrente nata da un manipolo di artisti che, usciti dagli atelier dove i loro colleghi se stavano rinchiusi, incominciarono a cercare l'ispirazione all'aperto. Armati di cavalletto portatile, dipingevano "en plein air" tentando di catturare la luce e i colori della natura cogliendone, appunto, le "impressioni".

Come ogni grande rivoluzione all'inizio non venne compresa e fu, invece, apertamente osteggiata. Per questo Manet, escluso dal Salon del 1863, partecipò con un'opera destinata a divenire leggendaria all'alternativo Salon des Refuses. La tela si intitolava Le déjeuner sur l'herbe e sarebbe stata la fonte di ispirazione primaria per tutti i futuri impressionisti.
Renoir, che pure si era formato anche seguendo modelli come Delacroix e Corbet, rimase folgorato di fronte alla freschezza, ai colori e alla modernità del quadro di Manet e, nel giro di pochi anni, divenne uno dei maestri del nascente movimento francese.

E' pur vero, però, che l'artista nato a Limoges tecnicamente fu impressionista soltanto per un periodo della sua vita di una dozzina d'anni (dal 1870 al 1882) anche se le fiammate di quella stagione straordinaria avrebbero rischiarato ancora, seppure in maniera diversa, le tele realizzate nell'ultima parte della sua vita.
Tuttavia, pur essendo uno dei padri fondatori della corrente in questione, mantenne sempre alcune differenze fondamentali rispetto agli altri pittori del gruppo. Per prima cosa mentre per gli impressionisti la figura umana, quando fa la sua comparsa, è un elemento incidentale, quasi una nota di colore, in Renoir è spesso vera protagonista dell'opera.

Così, non è possibile legare ad un solo stile o ad un movimento l'intera parabola questo artista che, in sessant'anni di carriera, eseguì il più grande numero di dipinti prima di Picasso. Oltre cinquemila tele, ovvero l'equivalente della produzione di Manet, Cezanne e Degas.
A questo straordinario protagonista della pittura tra ottocento e novecento, è dedicata la mostra "Renoir. La vie en peinture.", in cartellone dal 15 settembre al 16 dicembre alle Scuderie del Castello Visconteo, curata da Philippe Cros, promossa dal Comune di Pavia in collaborazione con la Provincia di Pavia, prodotta e organizzata da Alef – cultural project management. Un'esposizione che ripercorre varie fasi della carriera del pittore, proponendo al pubblico anche alcuni lavori esposti per la prima volta in Italia.

Se Renoir non fu artista legato ad una sola scuola o ad un solo movimento, si mantenne invece fedele alla rappresentazione e alla celebrazione della bellezza e della gioia. Un credo riassunto nelle sue stesse parole: «Per me un quadro deve essere una cosa piacevole, allegra e bella, sì bella! Ci sono già troppe cose spiacevoli nella vita che non è il caso di crearne anche delle altre». E per questo fu il pittore della "joie de vivre" che impregna ogni sua opera. Uno stupore estatico verso lo splendore del creato, una sorta d'incanto che non lo abbandonò mai. Neppure negli anni della vecchiaia, quando malato e sofferente, costretto su di una sedia a rotelle, doveva farsi aiutare perfino per prendere i pennelli in mano. Basta guardare quello che viene considerato il suo testamento artistico, Les baigneuses ( le bagnanti), per rendersene conto.

La mostra di Pavia, ambientata nella suggestiva location delle Scuderie del Castello propone un percorso interessante e articolato fatto di tele importanti centrate sulla figura umana come Jeune femme au chapeau noir (Fanciulla con cappello nero) oppure Portrait de Claude Monet (Ritratto di Claude Monet) accanto a magnifici paesaggi come La cueillette des fleurs (La raccolta d fiori) e Les Collettes, uno scorcio della campagna che circonda la casa colonica a Cagne-sur-Mer che il pittore acquistò nel 1907, oppure Maison à Cagne (Case a Cagnes). E ancora alcune nature morte, e lo splendido e commovente "Roses", dipinto da Renoir nel 1915 in occasione della morte della moglie: «un mazzo di rose per dimenticare il dolore».
Molto belle, infine, le due litografie esposte che completano una galleria che comprende anche pastelli, acquerelli e un'interessante sezione dedicata ai disegni dell'artista nel tentativo di ripercorrerne la carriera, seguendo come filo conduttore la magia della sua inesauribile joie de vivre.

http://scuderiepavia.com/
Torna in alto Andare in basso
 
Renoir a Pavia
Torna in alto 
Pagina 1 di 1

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
laltrabarca :: laltrarte :: mostre ed altri eventi artistici-
Vai verso: